Quello del 13 e 14 novembre è stato un altro weekend di grandi risultati ed emozioni per lo Skorpion Pordenone Libertas.
Sabato e domenica, infatti, si sono svolti al Pala Pellicone di Ostia i Campionati italiani di judo (categoria Esordienti): sabato è stata la volta dei maschi con in gara gli skorpioncini Leonardo, Tommaso, Pietro e Lorenzo; domenica è toccata alle femmine con Rachele, l’unica ragazzina della spedizione romana.
Leonardo Copat è diventato campione italiano nella categoria -81 kg, dominando con assoluta supremazia di tattica e tecnica i cinque incontri vinti tutti abbondantemente prima del tempo.
A luglio era già diventato campione nazionale della sua categoria nella gara di recupero dei Tricolori che, causa Covid-19, non erano andati in scena nel 2020; sabato ha suggellato, nel migliore dei modi, il successo estivo.
Rachele Moruzzi, invece, è salita sul secondo gradino del podio, dopo tre incontri vinti con assoluto merito, perdendo solo la finale con l’avversaria che aveva primeggiato anche a luglio.
Tommaso Gini, al suo primo anno da esordiente B, si è classificato quinto: bellissima prestazione anche la sua, che ha contribuito a posizionare lo Skorpion al sesto posto della classifica nazionale delle oltre 130 società presenti.
Pietro Mason e Lorenzo Bardella, anche loro al primo anno da esordienti B, non sono riusciti ad andare oltre il primo incontro, ma l’esperienza fatta ritornerà sicuramente utile per il futuro.
Grandi risultati che non capitano per caso: programmazione, lavoro, costanza e determinazione sono i fondamenti che lo Skorpion club Libertas Pordenone è riuscito, ancora una volta, a mettere a frutto.
L’organizzazione tecnica, diretta dal vicepresidente Luca Copat, coadiuvato dal Daniele Blancuzzi, è volta a distinguere i corsi per le proprie finalità. Si sono così venuti a creare dei percorsi distinti tra gli agonisti, che hanno deciso di intraprendere la via delle competizioni e quelli che amano praticare il judo senza gareggiare. Quest’ultimo corso è diretto da Roberto Feletto, che è responsabile anche delle fasce più giovani dai quattro agli undici anni.
Lo Skorpion, da sempre, opera guardando avanti. Dai suoi fondatori (quasi cinquant’anni fa) all’attuale dirigenza, la prosperità della società è sempre stata il faro che ha indicato la strada. Diventa così imprescindibile lavorare con una progettualità che guarda al passato, valuta il presente ed immagina il futuro.