La Nazionale Libertas – sezione Wushu e l’associazione Weisong, in collaborazione con il centro provinciale Libertas Pordenone e la Federazione italiana Wushu Kungfu, ha organizzato domenica 22 maggio, al PalaFlora, il Trofeo di Wushu Città di Pordenone.
La manifestazione vedeva i giovani atleti eseguire delle forme di Shaolin Kung Fu, ovvero uno stile di arti marziali cinesi originariamente praticato dai monaci buddisti del Monastero Shaolin. Parallelamente, nel tappeto da gara accanto, è andato in scena il Trofeo Città di Pordenone di Taolu Moderno organizzato dalla Fiwuk (Federazione italiana Wushu-Kung Fu) a cui hanno partecipato scuole di tutta Italia.
I giovani agonisti si sono impegnati a svolgere dei movimenti concatenati precisi, atti a creare delle “forme” o “sequenze” ben definite; più specificatamente si tratta di una sequenza di tecniche prestabilite, sia di attacco che di difesa, atte a migliorare l’abilità tecnica, la coordinazione, la potenza, la velocità e la resistenza del praticante. In genere si tratta di una serie di azioni che sono ispirate al combattimento e ne sono un’astrazione.
La manifestazione si è aperta con il ringraziamento delle varie cariche istituzionali: l’assessore allo sport Walter De Bortoli, il presidente regionale Libertas Lorenzo Cella, quello provinciale Ivo Neri, il Consigliere nazionale Fiwuk Mario Follari, il presidente della Weisong Marika Maschietto, il maestro di arti marziali Liu Yuwei della Weisong, il maestro Marco Alfinito della Cwt Sport Vill Monza, il maestro Francesco Callegari della Corpo Libero, la maestra Mariarosa Cherardi della Tianlong e i vari sponsor della manifestazione.
Inoltre la cerimonia di apertura ha visto sul tappeto di gara i ragazzi del Weisong LeonDragonTeam che si sono esibiti nella suggestiva danza del dragone e nel wushu, facendo trattenere il fiato al pubblico compiendo mozzafiato salti acrobatici.
La manifestazione Libertas ha visto affrontarsi più di 100 atleti suddivisi in oltre 60 categorie diverse; la competizione si è aperta con dei giovanissimi allievi di 6 anni, che si sono cimentati con forme semplici, sino a terminare con sequenze molto più lunghe e complesse, anche aiutate con armi come il bastone e la sciabola.
Particolare attenzione per la categoria taijiquan kids. Qui tre giovani allievi si sono cimentati nel taijiquan, che può essere tradotto come meditazione in movimento; si tratta di un’arte marziale interna che coinvolge sia la mente che il corpo e che prevede una serie precisa di movimenti lenti e armoniosi.
Il Trofeo si è concluso con la premiazione con le medaglie agli allievi e con l’assegnazione della coppa Libertas alla Weisong, come scuola con maggior partecipanti al torneo.