Dopo aver conquistato il titolo italiano e quello europeo, ora Alessia Tartufoli, la 26enne poliziotta tesserata con la Weisong School di Pordenone, si è laureata campionessa del mondo nel Wushu tradizionale.
La classica ciliegina sulla torta che mancava e che Tartufoli ha potuto gustarsi quando a Emeishan, in Cina, ha sbaragliato la concorrenza salendo sul primo scranno del podio.
Un cerchio che si è chiuso con il massimo risultato agonistico che Alessia avrebbe potuto conquistare. Anche perché, dopo i Campionati italiani di Wushu che si disputeranno il 9 e 10 dicembre a Catania, la poliziotta lascerà l’agonismo.
Chi invece è ancora nel pieno dell’attività – e sogna in grande – è Jasmine Zhu, anche lei tesserata con la Weisong School, società affiliata al Centro sportivo provinciale Libertas del presidente Ivo Neri.
Zhu, nipote del maestro Liu Yuwei, ha da poco ricevuto da parte della Fiwuk (Federazione italiana Wushu Kungfu) la convocazione per partecipare, dal 14 al 20 novembre, in Texas, ai Campionati mondiali Assoluti di Wushu moderno.
La 23enne avianese gareggerà nella categoria Chanquan.
“Se dovesse classificarsi tra i primi otto posti – spiega Yuwei – otterrebbe automaticamente il pass per partecipare alla Coppa del Mondo sempre di Wushu moderno. Con ottime chance di poter vincere una medaglia”.
Il maestro Yuwei a Pordenone ha creato, nelle arti marziali, una scuola di altissimo livello: “A livello femminile – osserva – abbiamo la squadra più forte in Europa, con il maggior numero di atlete che ha conquistato più titoli europei e mondiali”.