I numeri non sono stati da record – irripetibile l’edizione del 2022 con più di 800 atleti-gara – ma l’organizzazione del Meeting Alpe Adria, manifestazione di atletica leggera giunta alla 27esima edizione, può considerarsi soddisfatta.
Seicento alfieri si sono dati appuntamento a Pordenone, sulla pista del Mario Agosti, in rappresentanza di 50 associazioni: 12 della Destra Tagliamento, 11 della provincia di Udine e 14 del Veneto. Presenti anche sodalizi provenienti da Trentino e Toscana.
“I numeri più importanti a livello di iscritti – sottolinea Mara Introvigne, presidente della Libertas Porcia – li abbiamo registrati nelle categorie Esordienti e Ragazzi (maschi e femmine)”. 53 esordienti nella prova dei 50 metri femminili e 64 in quella maschile; nel lungo Ragazze le partecipanti sono state 55, 35 i Ragazzi che hanno preso parte alla gara dei 60 ostacoli, mentre le Cadette che si sono sfidate nei 150 sono state 42. “Segno che le gare erano interessanti e soprattutto appetibili”, ha evidenziato Introvigne.
Che ha aggiunto: “La struttura del programma delle singole prove è stata piuttosto sofferta. La combinazione ha tenuto conto della richiesta della Fidal, secondo cui da quest’anno le prove della categoria Esordienti devono essere separate da quelle delle altre categorie giovanili. Una politica che risponde alle richieste della Federazione europea di atletica che, sempre più, è orientata a considerare le prove fino ai 9 anni non vere gare – ha aggiunto Rudi Trost, coordinatore dell’area tecnica – ma test di abilità propedeutici alla pratica dell’atletica”.
Una decisione che “ci lascia perplessi – allarga le braccia Introvigne – rispetto alle finalità che questo approccio dovrebbe avere. Inoltre, con questa nuova formula, le associazioni sportive dilettantistiche saranno chiamate, nell’organizzazione di gare riservate ai più piccoli, ad assumersi nuove responsabilità con la necessità di avvalersi non più di giudici di gara formati e riconosciuti, ma di figure “autoprodotte” sulla cui formazione ancora non ci sono indicazioni”.
Una manifestazione che, al di là di tutto, è piaciuta e ha impressionato positivamente Lorenzo Cella e Ivo Neri, rispettivamente presidente regionale e provinciale della Libertas.